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Comuni Ricicloni. Legambiente premia le amministrazioni virtuose. Terni e Assisi gli unici due sopra i 20.000 abitanti

Comuni Ricicloni. Legambiente premia le amministrazioni virtuose. Terni e Assisi gli unici due sopra i 20.000 abitanti

Quest’anno sono 13 i Comuni Ricicloni umbri (quattro in meno rispetto allo scorso anno per via dei criteri ancor più stringenti utilizzati quest’anno) presentati e premiati da Maurizio Zara e Brigida Stanziola, presidente e direttrice di Legambiente Umbria. Tra le conferme vi è quella del capoluogo di provincia, Terni, il Comune di Assisi e il Comune di Narni che, restano ai vertici regionali; tra le new entry invece si segnala, nella categoria dei piccoli comuni, il comune di Bettona che finalmente può entrare in classifica vista la qualità raggiunta dalla raccolta dell’organico che negli anni precedenti era stato invece il motivo dell’esclusione.

Ecco le Buone pratiche dell’Umbria. Legambiente anticipa il Rapporto Comuni Ricicloni

Ecco le Buone pratiche dell’Umbria. Legambiente anticipa il Rapporto Comuni Ricicloni

Sono tante e non sempre conosciute, secondo Legambiente Umbria, le buone pratiche applicate da alcuni Comuni e imprese nella nostra regione nella gestione dei rifiuti. Per questo, come ogni anno, il dossier Comuni Ricicloni (che sarà presentato sabato 6 febbraio, diretta online sui social di Legambiente Umbria) vuole essere anche l'occasione per analizzare e ragionare su alcune di queste buone pratiche di economia circolare, condividendole con la comunità che spesso non ne è nemmeno a conoscenza.

Recovery Plan: esce il rapporto Legambiente per l’Italia. I progetti per l’Umbria

Recovery Plan: esce il rapporto Legambiente per l’Italia. I progetti per l’Umbria

Un’Italia più verde, più vivibile, innovativa e inclusiva. Così potrà diventare la Penisola da qui al 2030 se saprà utilizzare al meglio la straordinaria opportunità e le risorse che l’Europa ha messo a disposizione dell’Italia con il Next Generation EU. Di ciò ne è convinta Legambiente che, nel giorno in cui viene audita in Parlamento in Commissione Ambiente della Camera dei deputati, per dare una “scossa” alla recente discussione poco centrata sui contenuti presenta il suo Recovery Plan, frutto di un lungo dialogo durato 5 mesi con istituzioni, imprese, associazioni, sindacati, e di una scrittura collettiva e condivisa.