In generale, si tratta a nostro giudizio di un piano che nasce vecchio, concepito come mero elenco di opere, e non al passo con i tempi: il lungo elenco di opere infrastrutturali proposto, nelle varie modalità (reti ferroviarie regionali, servizi metropolitani, stazione dell’alta velocità, nuove opere e corridoi stradali, infrastrutture di logistica e per l’accessibilità all’aeroporto, reti e itinerari di mobilità dolce), viene giustificato nei propositi realizzativi dal quadro di coerenza sovraordinato, in gran parte senza valutazioni aggiuntive di urgenza e necessità che diano conto anche della mancata o difficile realizzazione delle stesse opere negli anni.
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