Storie di consumo di suolo in Umbria

22 aprile Giornata mondiale della Terra: ogni anno, da anni lo celebriamo con grandi festeggiamenti, concerti e convegni, per ricordare la necessità di salvaguardare la Terra. Intanto ogni anno, solo in Europa, perdiamo mille chilometri quadrati di terreno fertile. E in Italia? e nella piccola Umbria?

Oltre un milione di metri quadrati è la superficie occupata in Umbria da strutture commerciali medie e grandi, un negozio ogni 52 abitanti e ogni 500 metri. Sono 1.267 le strutture medie (fino a 2.500 metri quadri) e 36 le grandi. 42 i centri commerciali e 14 invece i cosiddetti poli commerciali (Rapporto 2012 dell’Agenzia Umbria Ricerche sulla distribuzione commerciale). Ora manca solo il completamento del Villaggio della Forma di Decathlon a Perugia e la calata del colosso svedese IKEA.

In un contesto come questo, lo scorso ottobre, con 17 voti favorevoli e solo 4 contrari, il Consiglio regionale umbro ha approvato il disegno di legge della Giunta regionale – in linea con le norme nazionali ed europee – che prevede modificazioni e integrazioni al Testo unico regionale in materia di commercio dando la possibilità al superamento del limite massimo delle grandi superfici, che era invece fissato a 15mila mq per le strutture alimentari e 20mila per quelle miste. Sparito anche il concetto di incompatibilità territoriale, secondo il quale piccoli Comuni non potevano ospitare grandi superfici, per tutta una serie di prevedibili problemi, non ultimi quelli infrastrutturali.

Ora si attende entro il regolamento della Giunta regionale chiamata a porre particolare attenzione, come previsto dal Consiglio regionale, agli aspetti urbanistici, “ivi compreso la limitazione del consumo del territorio”, ambientali, con particolare riferimento alla mitigazione delle emissioni e dei rifiuti, alla tutela del paesaggio e dei beni culturali.

Modifiche di legge di cui in Umbria non si sentiva proprio il bisogno, visto che è tra le tre regioni dove c’è la più alta densità di superficie complessiva della grande distribuzione (591 metri quadrati ogni mille abitanti). Una regione caratterizzata da un «modello nord» di distribuzione, con una rete molto sviluppata, dove le superfici di media e grande distribuzione superano la metà di quelle di vendita complessive.

La padanizzazione dell’Umbria si percepisce chiaramente soprattutto percorrendo la superstrada da Perugia a Spoleto, nella Valle Umbra e tra Perugia e Corciano, dove i capannoni commerciali e industriali si susseguono senza sosta e dove nonostante molti siano rimasti vuoti per la crisi economica, si continua a costruirne degli altri.

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