Presentata ai partiti l’agenda per la legislatura europea 2024-2029: 13 i pilastri su cui fondare il Nuovo Green Deal europeo e 16 priorità ambientali per un’Europa pronta a fronteggiare la crisi climatica
Più verde, più competitiva e più inclusiva. Queste le parole chiave che hanno accompagnato l’incontro tra Legambiente Umbria e i candidati e le candidate umbre alle imminenti elezioni europee.
Un confronto avviato a partire dalla presentazione dei 13 pilastri sui quali si fonda il documento prodotto dall’associazione ambientalista e sottoposto all’attenzione dei candidati a Perugia, penultima tappa di un tour elettorale che ha toccato 19 Regioni.
Per fronteggiare al meglio la crisi climatica, l’Europa ha bisogno di un “Patto europeo per il futuro” che abbia davvero al centro l’ambiente. Clima-energia; economia circolare; piano d’azione Zero pollution; agricoltura; salute dei suoli; industria; trasporti e mobilità sostenibile; biodiversità, aree protette e foreste; investimenti per la Just Transition; tutela penale dell’ambiente; giustizia climatica; ricerca e innovazione; coinvolgimento e partecipazione dei cittadini sono gli ambiti sui quali dovrà fondarsi il Nuovo Green Deal europeo, anche per creare nuovi posti di lavoro e migliorare la vita dei cittadini europei.
“Nella prossima legislatura europea – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – è fondamentale che si affermi una solida maggioranza a sostegno di un ‘Patto europeo per il futuro’, motore di un Nuovo Green Deal in grado di coniugare ambiziose politiche ambientali, climatiche ed energetiche con quelle fondate sulla competitività industriale e sulla coesione sociale.
È fondamentale far recuperare ai Paesi europei il tempo perso sulla produzione di tecnologie pulite. Nell’era dell’emergenza climatica, infatti, chi prima produrrà le soluzioni tecnologiche più innovative ai problemi del Pianeta, occuperà in anticipo i mercati internazionali. Rallentando il Green Deal lasceremo sempre più spazio alle tecnologie prodotte fuori dal Vecchio Continente, a partire dalla Cina. Per rendere possibile questo scenario la nostra associazione ha deciso di organizzare la sua ‘campagna elettorale’, promuovendo la partecipazione al voto di cittadine e cittadini e confrontandosi con i partiti e i loro candidati sull’importanza dell’Europa e del Green Deal, con iniziative organizzate in ogni regione italiana”.
“Nella difficile partita con la crisi climatica, sociale ed economica in atto anche l’Italia deve dare il suo contributo per un’ambiziosa azione comune europea che, se messa in campo, potrà portare alla cittadinanza importanti benefici economici”, dichiara Maurizio Zara, Presidente del comitato regionale locale. “Esercitare il diritto di voto i prossimi 8 e 9 giugno sarà fondamentale per delineare le politiche europee sul clima dei prossimi quattro anni ed è per questo che il confronto con la politica e con la cittadinanza sui temi cari alla nostra associazione è stato fondamentale per stimolare il dibattito sulle questioni ambientali che devono diventare centrali per l’agenda della politica europea e per la qualità della vita delle persone”.