Ci dicono: “piuttosto che niente, meglio il nodino”, facendo leva sui problemi di traffico e inquinamento generati dal passaggio della superstrada attorno all’abitato del Ponte. L’argomento è disarmante perché come sappiamo il “nodino” non è affatto una soluzione al problema del traffico e all’inquinamento e soprattutto chi amministra questa regione non ha ritenuto di dover studiare e valutare ipotesi alternative da mettere in campo malgrado che ve ne fossero i presupposti.
Categoria: Energia e clima
Spoleto Città Pensata
Dobbiamo tornare a pensare la città partendo dalla consapevolezza dei problemi reali, nazionali e globali, che nel nostro territorio vedono fenomeni di accelerazione e sclerotizzazione più gravi rispetto alle altre città umbre.
Recovery Plan: esce il rapporto Legambiente per l’Italia. I progetti per l’Umbria
Un’Italia più verde, più vivibile, innovativa e inclusiva. Così potrà diventare la Penisola da qui al 2030 se saprà utilizzare al meglio la straordinaria opportunità e le risorse che l’Europa ha messo a disposizione dell’Italia con il Next Generation EU. Di ciò ne è convinta Legambiente che, nel giorno in cui viene audita in Parlamento in Commissione Ambiente della Camera dei deputati, per dare una “scossa” alla recente discussione poco centrata sui contenuti presenta il suo Recovery Plan, frutto di un lungo dialogo durato 5 mesi con istituzioni, imprese, associazioni, sindacati, e di una scrittura collettiva e condivisa.
Legambiente Umbria e presenta il primo Ecosistema Urbano Regionale
Legambiente Umbria da quest’anno ha deciso di realizzare il primo rapporto Ecosistema Urbano Regionale, utilizzando parte degli indicatori presenti anche nel rapporto nazionale, più altri raccolti e resi disponibili da altri soggetti istituzionali e di ricerca come ARPA e AURI. Nel rapporto si pone in essere una sfida di competitività verso la sostenibilità non più soltanto tra le due città capoluogo, Perugia e Terni, ma anche con gli altri 13 Comuni più grandi della Regione, quelli con una popolazione maggiore di 15 mila abitanti (Orvieto, Narni, Foligno, Città di Castello, Spoleto, Gubbio, Assisi, Bastia Umbra, Corciano, Marsciano, Umbertide, Todi e Castiglione del Lago), e tutti insieme questi comuni arrivano a coprire il 70% della popolazione umbra.
Live webinar: appalti pubblici per un’edilizia innovativa e sostenibile
Salva in agenda: 12 Giugno 2020 dalle ore 10.00 alle 12.00 Nell’ambito del progetto Interreg Prominent MED , Sviluppumbria e il Comune di Narni, in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Terni e Legambiente Umbria, organizzano il live webinar “Appalti pubblici per un’edilizia innovativa e sostenibile”. Il progetto Prominent MED Il progetto ha...
Legambiente su emergenza qualità dell’aria a Terni
Quella per l’ambiente e la salute sono battaglie che necessitano soluzioni immediate: basta con le esitazioni e le emergenze, i provvedimenti strutturali vanno messi in campo subito! Le dieci domande di Legambiente a Comune di Terni, Regione Umbria e Ministero dell’Ambiente Per tutto il mese di gennaio 2020 la qualità dell’aria è stata sotto i...
La Mal’Aria umbra: a Terni, a Foligno, a Città di Castello, a Perugia, ogni anno d’inverno l’aria diventa irrespirabile, sappiamo perché e sappiamo come migliorare la situazione, eppure nessuno fa nulla
Come ogni anno di questi tempi con il dossier Mal'Aria di Legambiente ci troviamo a commentare gli stessi allarmanti dati sull’inquinamento atmosferico, in particolare da polveri fini e ozono dell’aria delle principali città umbre: Terni, Città di Castello, Foligno e Perugia in particolare.
Fermare la febbre del pianeta!
Il grafico interattivo aiuta a comprendere meglio i livelli di gas serra e il ruolo che svolgono nei cambiamenti climatici. Ognuno di noi può assumere comportamenti e stili di vita necessari per mantenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali e ripristinare un clima stabile. Viaggi, energia domestica,...
Centrali a biomasse VS caminetti domestici
La legna da ardere non è mai stata vista come una minaccia o un pericolo, salvo recentemente quando con l'avvento delle rinnovabili, e in particolare degli impianti a biomassa, molti cittadini hanno avvertito un pericolo "nell'aria". Il pericolo però, parlando di aria, c'è anche nelle nostre case, solo che non lo sappiamo o non ne siamo pienamente coscienti.