Categoria: Mobilità e città

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L’Umbria in auto

Da ecosistema urbano nazionale emerge un andamento che possiamo ritrovare bene anche nei dati umbri. Migliorano infatti un po' ovunque i dati della gestione rifiuti, con la raccolta differenziata che cresce, e al contempo però, malgrado la popolazione diminuisca e malgrado la crisi economica e l’aumento dei tassi di povertà nelle famiglie italiane, aumenta anche il numero delle auto in circolazione. Questo succede in Italia, ma allo stesso modo anche in Umbria.

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Terza edizione di EcoSistema Urbano Regione Umbria, il report di Legambiente con la classifica delle città umbre in base alle loro performance ambientali

Terza edizione di EcoSistema Urbano Regione Umbria, il report di Legambiente con la classifica delle città umbre in base alle loro performance ambientali

Legambiente Umbria anche quest’anno ha realizzato il rapporto Ecosistema Urbano Regionale, la versione regionale del più noto dossier nazionale che da ormai 30 anni Legambiente realizza assieme al Sole24Ore e a Ambiente Italia. Nel rapporto umbro si pone in essere una sfida di competitività verso la sostenibilità non soltanto tra le due città capoluogo, Perugia e Terni, ma anche con gli altri 13 Comuni più grandi della Regione, quelli con una popolazione maggiore di 15 mila abitanti

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ONE-STOP-SHOP: Le Sostenibilità al Centro

ONE-STOP-SHOP: Le Sostenibilità al Centro

Il 21 marzo scorso è stato presentato, presso la Sala “Fiume” di Palazzo Donini a Perugia, il progetto “ONE- STOP-SHOP: Le Sostenibilità al Centro”, finanziato dalla Regione Umbria. Il progetto è realizzato dal capofila Legambiente Umbria Aps in partenariato con altre dieci associazioni del centro storico di Perugia: Borgobello Aps, Metanoia Aps, Tangram Aps, Borgo Sant’antonio Porta Pesa Aps, Rione Di Porta Eburnea Aps, Fiab Perugia Pedala Aps, Unione Nazionale Consumatori Umbria Aps, Ali - Associazione Legali Italiani Aps, Dance Gallery Aps e Articity Aps.

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Piazza Danti – tante polemiche e poche riflessioni

Piazza Danti – tante polemiche e poche riflessioni

In merito agli interventi in corso d’opera in piazza Danti e alle tante polemiche che si stanno facendo, ci pare importante fissare un punto fermo: la situazione su cui si è deciso di intervenire era da tempo inaccettabile e insostenibile.

Lo è diventata nel corso degli anni, soprattutto a seguito dell’allentamento delle maglie della ZTL (riduzione orari e aree): la circolazione indiscriminata delle auto ha avuto come corollario la progressiva diminuzione di ogni forma di controllo, presto sfociata in totale tolleranza del fenomeno della sosta selvaggia, un fenomeno spesso denunciato da cittadini/e e associazioni e ampiamente documentato (vedi pagina fb Perugia Sosta Selvaggia).

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Clean Cities:  la tappa di Perugia è un’occasione per riflettere. Occorre lavorare su qualità aria, sicurezza stradale e TPL

Clean Cities: la tappa di Perugia è un’occasione per riflettere. Occorre lavorare su qualità aria, sicurezza stradale e TPL

Venerdì 24 febbraio, a partire dalle ore 17.00, presso la Sala Santa Chiara, a Perugia si svolgerà l’incontro pubblico “Cambio di passo: restituiamo Perugia alle persone”, durante il quale interverranno Andrea Poggio, responsabile nazionale mobilità di Legambiente, Maurizio Zara, Presidente Legambiente Umbria, Paolo Festi, Presidente di FIAB Perugia Pedala, Margherita Scoccia, Assessore all'urbanistica del Comune di Perugia, Matias Cravero, Presidente Consiglio degli Studenti, e Beatrice Olivari di Deda Next.

Sabato 25, con partenza alle ore 10.00 dalla stazione Cupa del minimetrò, si svolgerà invece la passeggiata fotografica per le vie del centro di Perugia durante la quale i partecipanti segnaleranno le carenze delle infrastrutture pedonali della città e daranno vita all’azione “strisce pedonali umane” aderendo alla campagna #città30subito promossa congiuntamente da FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, Legambiente, Asvis, Kyoto Club, Vivinstrada, Salvaiciclisti, Fondazione Michele Scarponi, AMODO e Clean Cities Campaign.

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Dai dati Ispra il consumo di suolo dell’Umbria

Dai dati Ispra il consumo di suolo dell’Umbria

"Anche l’Umbria deve cominciare a fare i conti con la realtà: fermare il consumo di suolo deve essere riconosciuta come una priorità assoluta di chi governa la regione e di chi amministra i comuni umbri, in linea con gli obbiettivi europei. Poiché il suolo è una risorsa limitata e non rinnovabile, se non ne fermeremo il consumo le conseguenze le dobbiamo pagare tutti noi, e come questa ondata di calore e di siccità ci dimostra, i cambiamenti climatici non fanno sconti”.

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Premio Speciale Mobilità Dolce al Piano di Mobilità Sostenibile per la fioritura della Piana di Castelluccio di Norcia

Premio Speciale Mobilità Dolce al Piano di Mobilità Sostenibile per la fioritura della Piana di Castelluccio di Norcia

Quest'anno la fioritura di Castelluccio è a basse emissioni grazie al Piano concertato tra tutti gli enti locali per indicare per ben tre week end misure di fruizione sostenibile che evitano file chilometriche grazie a servizi collettivi su prenotazione garantendo allo stesso tempo i flussi fondamentali per le attività locali.

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Ecosistema Urbano Umbria, seconda edizione del dossier sulle performance ambientali delle città umbre

Ecosistema Urbano Umbria, seconda edizione del dossier sulle performance ambientali delle città umbre

Sempre più auto in circolazione e nessun passo avanti nella transizione energetica alle rinnovabili. Livelli di smog e di perdite lungo la rete idrica che rimangono preoccupanti e consumo di suolo che malgrado la pandemia cresce in maniera significativa in alcune città. Poche note positive che poco incidono sul trend complessivo: tra tutte, l’aumento della raccolta differenziata, quasi generalizzato. La speranza è che le risorse del PNRR e le urgenze imposte da guerra e cambiamenti climatici diano quel coraggio che finora le nostre città non hanno avuto di apportare i cambiamenti necessari.

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Quale idea di città?

Quale idea di città?

Da alcuni anni si parla di città di 15 minuti (ossia città dove i principali servizi sono accessibili a piedi o in bicicletta in appena un quarto d’ora), più recentemente si stanno portando avanti città di 10, 5, persino di 1 minuto dove tutto è estremamente accessibile in pochissimo tempo a piedi o in bicicletta perché vicino alle abitazioni. Qui da noi si persegue la strategia opposta, con un ritardo di decenni rispetto al panorama europeo. Si opera affinchè l’automobile sia sempre più fondamentale, costruendo sempre più poli commerciali distanti dai quartieri e depotenziando e ridimensionando quelli presenti all’interno.