Da Narni un progetto pilota per l’Umbria sulla bonifica dell’amianto.
Il contesto nazionale e regionale – Grazie alla legge 257 del 1992 l’amianto è stato messo al bando, ma è ancora molto diffuso nel nostro Paese, in molte aree industriali, così come in molte abitazioni e ancora tanti siti attendono di essere bonificati, con un pesante impatto sanitario sulla popolazione.
In Umbria sono state svolte due indagini di rilevazione della presenza di amianto nell’intero territorio regionale a cura dell’Arpa e delle ASL con l’obiettivo di individuare gli interventi di bonifica più urgenti.
Nel 2006 ha preso avvio la mappatura sugli edifici pubblici segnalati dagli enti competenti, che ha avuto termine negli ultimi mesi del 2007, da gennaio 2008 fino a fine 2009, il censimento è stato esteso agli edifici privati, a partire in particolare da quelli che ospitano attività produttive con più di tre addetti. Ai titolari di queste, è stata inviata una scheda di autocontrollo, introdotta da una richiesta di adesione e da un breve depliant informativo.
I dati contenuti nelle schede di autocontrollo sono stati archiviati in una banca dati appositamente creata da ARPA, che ha provveduto alla georeferenziazione del sito. Tenendo conto di alcuni principali parametri quali lo stato di conservazione dei manufatti, la distanza dal centro abitato, la quantità ecc…, è stata quindi elaborata una graduatoria, utile all’individuazione dei casi che richiedevano un eventuale intervento.
L’indagine regionale non ha interessato il censimento di manufatti in amianto presenti nelle civili abitazioni. A tutt’oggi quindi di fatto non esiste una valutazione della quantità di rifiuti che contengono amianto, il loro stato di conservazione e quindi la loro effettiva pericolosità. C’è da sottolineare poi che dato il costo elevato dello smaltimento di questo tipo di rifiuti, questi spesso vengono abbandonati con grave danno per l’ambiente.
Il Progetto “Cittadini liberi dall’amianto” – “Cittadini liberi dall’Amianto” è un progetto di Legambiente Umbria realizzato con la collaborazione e il contributo dell’Assessorato all’Ambiente della Regione Umbria e il Comune di Narni che si pone l’obiettivo di attivare azioni di sensibilizzazione e comunicazione per incentivare e supportare i cittadini ad operare la bonifica dell’amianto.
Operativamente si provvederà alla individuazione dei luoghi dove si trova l’amianto, tramite segnalazione dei proprietari, alla rimozione dei materiali contenenti amianto o alla realizzazione di interventi di bonifica senza rimozioni, ad opera di imprese appositamente individuate.
Il progetto prevede una fase di formazione dipendenti comunali per la gestione del Punto Informativo Liberi dall’Amianto, il censimento dei manufatti tramite di un questionario ed iniziative di animazione, sensibilizzazione ed informazione rivolta ai cittadini sulla campagna, sui rischi dell’amianto per la salute e gli interventi di bonifica necessari per garantire la massima sicurezza. Saranno inoltre predisposte brochure e materiale informativo sulla campagna destinato ai cittadini.
Da Narni un progetto pilota per l’Umbria – il progetto prende avvio dal Comune di Narni, che ha già predisposto un un bando di gara per affidare il servizio di rimozione e smaltimento di piccoli quantitativi di materiali contenenti amianto nel territorio del Comune di Narni. L’affidamento del servizio impegna la ditta che risulterà vincitrice a far pagare ai cittadini di Narni i prezzi offerti in sede di gara e a consegnare ai cittadini che ne faranno richiesta i kit per l’autosmontaggio di piccoli manufatti in amianto. Il progetto è stato proposto anche ad altri comuni e l’auspicio è che diventi una buona pratica da esportare in tutta l’Umbria.