Arrivano i dati, quantitativi e qualitativi, relativi alla raccolta differenziata in Umbria. Numeri e analisi utili per fare un bilancio di quella che è la situazione attuale del ciclo dei rifiuti in Umbria, ma anche per tracciare prospettive future. Dal terzo Ecoforum regionale sull’economia circolare, tenutosi a Narni (promosso da Legambiente Umbria in collaborazione con Arpa Umbria), arriva la fotografia della nostra regione. L’Umbria migliora la quantità di rifiuto che viene effettivamente differenziato. L’Indice di Riciclo complessivo per l’Umbria nel 2018 raggiunge il 58%. Il dato, comunicato da Arpa Umbria, calcola il rapporto tra la quantità di rifiuti avviati a riciclo, al netto degli scarti di processo, rispetto al totale della quantità di rifiuti prodotta. Un numero molto importante che dimostra come migliora in Umbria la quantità di rifiuto effettivamente a riciclaggio dopo la raccolta.
COMUNI RICICLONI 2019 (i dati sono riferiti al 2018)
Quest’anno sono 17 i Comuni Ricicloni umbri (circa la metà in meno rispetto allo scorso anno per via dei criteri più stringenti utilizzati quest’anno). Tra le conferme vi è quella del capoluogo di provincia, Terni e il comune di Narni che, pur cambiando categoria di fascia di popolazione, resta ai vertici regionali; tra le new entry invece si segnala nella categoria dei comuni più grandi, il Comune di Assisi, mentre tra i comuni medi Panicale, infine Valfabbrica tra i comuni piccoli. Un solo comune umbro, quello di Calvi dell’Umbria in provincia di Terni, è anche annoverabile tra i Comuni Rifiuti Free, ossia quelle amministrazioni che hanno contenuto la produzione pro capite di secco residuo (indifferenziato) e altri rifiuti a smaltimento al di sotto dei 75 kg/anno/abitante, e che sono state premiate anche a livello nazionale a Roma durante l’EcoForum di Legambiente.
Come noto, con il pacchetto europeo sull’economia circolare è cambiato il paradigma normativo comunitario e sono cambiati anche i criteri per entrare a far parte del gruppo dei virtuosi, quindi avere almeno il 65% di raccolta differenziata non basta più. I dati complessivi ci dicono che nella nostra regione la produzione di rifiuti urbani (RU) nel 2018 è stata di 460.523 tonnellate, di cui 291.997 tonnellate raccolte in modo differenziato. La produzione complessiva risulta in aumento rispetto all’anno precedente di 8.278 tonnellate e la raccolta differenziata ha quindi raggiunto la percentuale del 63,4% con un aumento rispetto all’anno precedente del 1,6%. L’aumento quest’anno è dovuto all’incremento omogeneo compiuto da tutti i sub-ambiti, che hanno tutti visto crescere la propria percentuale di RD di percentuali analoghe.
Il 2018 è stato anche l’anno in cui il capoluogo di regione, Perugia, ha finalmente messo mano all’estensione del modello di raccolta domiciliare porta a porta, ma a fare da traino a tutta la regione, sia in termini di efficienza che di efficacia, infatti resta il sub-ambito 4 del ternano, che continua a crescere portando la media dei comuni a una percentuale di differenziata del 72,6%.
COMUNI ricicloni. Ecco i Comuni più virtuosi dell’Umbria premiati da LEGAMBIENTE. Per stimolare le amministrazioni a migliorarsi continuamente e ad incoraggiare i propri concittadini a differenziare correttamente, Legambiente Umbria ha voluto introdurre un paletto all’interno dell’edizione regionale di Comuni Ricicloni: oltre all’obiettivo di legge minimo del 65% di raccolta differenziata e al limite di 75 kg di rifiuto indifferenziato prodotto annualmente da ciascun abitante posto da Legambiente per essere definito Comune Rifiuti Free, e quindi premiato a livello nazionale, la costola regionale dell’associazione ha imposto una percentuale di materiale non compostabile presente nell’organico inferiore al 5%, anziché del 10% come accadeva fino allo scorso anno. Per la redazione delle classifiche Comuni Ricicloni Umbria sono stati utilizzati i dati forniti dall’Osservatorio rifiuti di ARPA.
La classifica tiene conto della percentuale di raccolta differenziata e viene stilata in base alla produzione pro capite di rifiuto non differenziato a smaltimento.
Nella categoria Comuni sotto i 5.000 abitanti, i premiati sono quasi tutti nella provincia di Terni e tra cui spiccano Calvi dell’Umbria con il 78,9%, Otricoli con 81,5 e Attigliano con l’80,5%. Calvi dell’Umbria è Comune rifiuti free a livello nazionale. Nella categoria Comuni tra i 5.000 e i 20.000 abitanti sono stati premiati Narni con 73,5%, Amelia con il 70,5% e Panicale al 67,5%. Nei Comuni sopra i 20.000 abitanti i migliori sono sono Terni al 74,3% e Assisi con il 71%.
L’Ecoforum regionale sui rifiuti è il momento più importante a livello regionale per fare il punto, dati alla mano, sulle questioni ambientali, economiche e sociali legate al ciclo dei rifiuti in Umbria.
L’evento è promosso da Legambiente, in collaborazione con Arpa Umbria, con il patrocinio di Regione Umbria e Comune di Narni e con il supporto di Conip (Consorzio nazionale imballaggi plastici), Gruppo Gesenu, Cartiere di Trevi, Asm Terni, Cosp Tecnoservice.
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