“Tutti i valori medi orari che abbiamo registrato in occasione della nostra campagna di monitoraggio della qualità dell’aria – commenta Brigida Stanziola, direttrice di Legambiente Umbria – non destano particolare preoccupazione, mentre ci allarmano i diversi picchi registrati durante l’ora di monitoraggio di alcuni punti critici che risultano molto elevati. Traffico, ingorghi, soste selvagge, orari da bollino rosso e altre fonti di emissioni, sono spesso queste le condizioni in cui ogni giorno i cittadini si devono muovere”.
Il monitoraggio della qualità dell’aria di Terni e Foligno è stato realizzato da Legambiente nell’ambito del progetto nazionale di citizen science Volontari X Natura, con l’obiettivo di portare all’attenzione dell’opinione pubblica le criticità ambientali e le possibili soluzioni intervenendo sulla mobilità urbana, sugli stili di vita, a partire dall’esperienza del singolo messa a servizio della comunità.
“Il nostro monitoraggio non intende sovrapporsi a quello di Arpa Umbria, i cui dati sono consultabili da tutti i cittadini sul sito http://www.arpa.umbria.it/monitoraggi/aria/pm10.aspx – continua Brigida Stanziola – Abbiamo voluto però fotografare la situazione che vivono quotidianamente i cittadini di Terni e Foligno. Quelli monitorati infatti sono luoghi in prossimità di scuole o congestionati dal traffico e la qualità dell’aria incide sulla salute delle persone che vivono, passeggiano e lavorano in questi luoghi ”.
Il monitoraggio di VxN. Il monitoraggio è stato svolto il 27 e 28 febbraio 2019 su cinque punti “critici” della città di Terni (l’incrocio di Via XX Settembre davanti alla scuola, la rotatoria Elia Terracini, Largo Marisa Paolucci in prossimità dell’Istituto Casagrande-Cesi, Borgo Bovio nei pressi dell’IC Oberdan e la Zona Maratta nei pressi della sede dell’ASM) e quattro punti “critici” della città di Foligno (Via Marconi nei pressi del Liceo scientifico, San Magno, Porta Firenze e Porta San Felicianetto) scelti in base alle segnalazioni dei cittadini e dei circoli di Legambiente.
In questi punti sono state fatte misurazioni della durata di un’ora delle polveri sottili con l’obiettivo di scattare una fotografia dell’inquinamento atmosferico presente nell’area monitorata facendo particolare attenzione ai picchi di polveri sottili registrati. Legambiente ha utilizzato una strumentazione messa a disposizione dal CNR dotata di sistema laser scattering che consente di captare le particelle e misurarne il diametro, restituendo così la quantità di PM10 presenti dell’aria.
I dati. I valori registrati di polveri sottili (PM10) a Terni variano tra 27,03 e 7,7 microgrammi/mc (come media oraria): Via XX Settembre (media oraria di 27,03 µg/mc), Rotonda Terracini (media oraria di 14,91 µg/mc), la scuola Casagrande (13,19 µg/mc), Borgo Bovio (7,7 µg/mc), la zona industriale Maratta (9,5 µg/mc).
Quelli di Foligno, invece, variano tra 21,92 e 8,54 microgrammi/mc (come media oraria): Porta Firenze (21,92 µg/mc), San Magno (14,5 µg/mc), scuola Marconi (8,54 µg/mc) e porta San Felicianetto (11,6 µg/mc).
Per quanto riguarda Terni, uno dei picchi più elevati si è registrato presso la Rotonda Terracini con il valore di 193 µg/mc alle ore 10:46. Altri picchi rilevanti si sono riscontrati presso la scuola Casagrande (184 µg/mc) alle 14:08 e presso Via XX Settembre nei pressi della scuola primaria (174 µg/mc) alle 08:56.
Invece, a Foligno, a porta San Felicianetto si è arrivati quasi a raggiungere i 200 microgrammi/metrocubo (199,7 µg/mc) alle ore 15:46. Altri valori molto elevati si sono registrati a San Magno (198 µg/mc) alle 10:48 e presso la scuola Marconi (182,8 µg/mc) alle 13:31.
“Nell’insieme, questi numeri sottolineano come, nell’arco della giornata, i cittadini possono respirare ripetutamente ed inconsapevolmente aria inquinata anche se solamente per pochi minuti – puntualizza Maurizio Zara, vicepresidente di Legambiente e Umbria e membro del comitato scientifico nazionale dell’associazione ambientalista – E confermano che in Umbria non tira una buona aria: fino ad oggi infatti a Terni la centralina di Borgo Rivo ha fatto registrare già 19 giorni di superamento del limite previsto per il PM10, seguita dalle centraline di Le Grazie e Carrara rispettivamente con 17 e 14 sforamenti. Questi dati sono in linea con quelli dello scorso anno; infatti nel 2018 nello stesso periodo i giorni di superamento erano stati 21, mentre durante tutto lo scorso anno i giorni di sforamento sono stati in totale 51. Destano preoccupazione anche Città di Castello con 15 giorni di superamento del limite previsto per il PM10 e a Narni Scalo con 13 superamenti. Per quanto riguarda la città di Foligno, i superamenti della centralina quest’anno sono stati solo 6, mentre lo scorso anno non si sono superati i 35 giorni di superamento del limite per il PM10″.
“Ma al di là dei superamenti dei limiti normativi – conclude Brigida Stanziola – bisogna sensibilizzare la cittadinanza sui rischi legati all’inquinamento atmosferico. Anche i cittadini possono diventare protagonisti e tenere sotto controllo la qualità dell’aria, per questo chiediamo di aiutarci a mappare le zone critiche e ad alta richiesta di mobilità collegandosi al sito www.volontaripernatura.it , sezione aria, per scaricare le schede di monitoraggio e partecipare quindi alla nostra campagna di citizen science Volontari x Natura. I dati raccolti confluiranno al termine del progetto in appositi dossier utili per far pressione sulle amministrazioni e chiedere alle amministrazioni locali interventi e misure adeguate per migliorare la qualità dell’aria delle nostre città”.