L’associazione ambientalista propone una serie di azioni da fare e da non fare ai candidati alle prossime elezioni
Il circolo di Legambiente Foligno e Valli del Topino ha redatto un documento che metterà a disposizione dei candidati sindaci della imminente tornata elettorale per delineare le prossime sfide che dovrà affrontare il nostro territorio in merito ad ambiente e transizione ecologica.
Novelli: “La transizione ecologica è una necessità impellente”
“La transizione ecologica – spiega Marco Novelli, presidente del circolo locale – non solo è una sfida ma una necessità impellente da attivare anche nel nostro territorio perché il cambiamento climatico è ormai un problema di casa nostra: delle nostre campagne, della città e della nostra montagna. Legambiente ha da sempre avuto un ruolo attivo e propositivo, per cui, utilizzando l’approccio scientifico che ci contraddistingue, ci piace partecipare alla vita pubblica cittadina proponendo azioni concrete e realizzabili a tutela della salute del nostro territorio formato da ambiente e cittadini”.
Il Manifesto di Legambiente per i candidati
Partendo da una disamina sul perché è necessario attuare una giusta transizione ecologica a Foligno, il circolo locale propone un “MANIFESTO DI LEGAMBIENTE PER IL PROSSIMO GOVERNO DEL COMUNE DI FOLIGNO” definendo nello specifico COSA FARE e COSA NON FARE con il nostro prossimo governo comunale, che sarà eletto a giugno, e quindi identificando alcuni dei temi più dirimenti per una città che voglia guidare la transizione e non subirla.
Tutte le proposte nel documento qui sotto.
Manifesto per le elezioni di Legambiente-Foligno.pdf
Cosa fare e cosa non fare
Tra le cose da non fare, Legambiente Foligno mette la Variante sud, il consumo di suolo, la realizzazione di nuovi centri commerciali e il non contrasto alla sosta selvaggia. Diversi gli aspetti propositivi per il futuro come la necessità di prendersi cura dello spazio urbano e del verde pubblico, la creazione di una mobilità non dipendente dalle auto e di un turismo che valorizzi la città.
Tra le buone pratiche da seguire, invece, figurano il prendersi cura dello spazio urbano, in particolare del fiume Topino, del patrimonio di verde pubblico cittadino, del centro storico e agendo anche con una de-pavimentazione da cemento e asfalto. E ancora, dare spazio alla socialità con edifici, eventi e progetti; garantire una mobilità meno dipendente dalle automobili, fornendo un “trasporto pubblico urbano dignitoso e funzionale”; ampliare la rete di ricarica per auto, scooter e bici elettriche; liberare gli accessi delle scuole dalle auto; efficientare gli edifici e le abitazioni, dando “gambe – sottolineano – agli incentivi nazionali per passare dall’energia fossile a quella rinnovabile”. Su fronte rifiuti, la proposta avanzata è quella di portare il sistema di raccolta domiciliare in tutto il comune applicando la tariffazione puntuale per premiare comportamenti virtuosi. Infine, mettere in atto un turismo che valorizzi il territorio, tenendo conto delle caratteristiche e delle esigenze del luogo.
“La transizione ecologica – spiega Marco Novelli – non solo è una sfida ma una necessità impellente da attivare anche nel nostro territorio, perché il cambiamento climatico è ormai un problema di casa nostra: delle nostre campagne, della città e della nostra montagna. Legambiente – continua – ha da sempre avuto un ruolo attivo e propositivo, per cui, utilizzando l’approccio scientifico che ci contraddistingue, ci piace partecipare alla vita pubblica cittadina proponendo azioni concrete e realizzabili a tutela della salute del nostro territorio formato da ambiente e cittadini”.