Legambiente Umbria si oppone fermamente all’emendamento approvato dalla maggioranza che apre al transito di veicoli a motore sui sentieri e sulle mulattiere.
“Il governo regionale mentre si adopera per costruire altre strade e superstrade in ogni angolo della regione, ripescando progetti di oltre venti anni fa, fatti da giunte del colore opposto, adesso si vanta perfino di voler permettere che qualunque mezzo a motore possa transitare su sentieri e mulattiere del nostro patrimonio boschivo e forestale, mettendo a rischio ovviamente il turismo lento, sé stessi e le altre attività fatte in quei contesti e portando il traffico perfino sulle sterrate della nostra regione – così commenta Maurizio Zara, presidente di Legambiente Umbria, l’approvazione da parte del Consiglio regionale di un emendamento al Bilancio di previsione 2024 della Regione Umbria a firma della Consigliera Puletti della Lega, che apre al transito di veicoli a motore sui sentieri, sulle mulattiere sui viali parafuoco e sulle piste di esbosco e di servizio ai boschi e pascoli.
La rete sentieristica regionale un’opportunità per l’ecoturismo
“I consiglieri regionali fanno finta di non sapere che le strade carrarecce, le mulattiere, i tratturi, i sentieri, le piste e i tratti di viabilità minore extraurbana, sono parte integrante della viabilità forestale, di quella minore storica e della rete escursionistica regionale, sulle quali la Regione Umbria ha investito negli anni ingenti risorse per la loro realizzazione e manutenzione”. Continua la nota di Legambiente. “Tutti questi sentieri attraversano luoghi di grande valore naturalistico, storico e agricolo, per i quali l’Umbria è conosciuta in tutto il Mondo. E soprattutto sono percorsi da un numero sempre maggiore di cicloturisti, escursionisti e appassionati di natura, che scelgono la nostra regione come meta per le sue bellezze paesaggistiche e naturalistiche e non certo per vedersi sfrecciare una specie di fiera motoristica in mezzo ai boschi”.
La normativa nazionale
Le norme nazionali, indipendentemente dal titolo di proprietà, chiariscono che questa viabilità è vietata al transito ordinario. Alle regioni è demandata la definizione delle modalità di utilizzo, gestione e fruizione tenendo conto delle necessità correlate all’attività di gestione silvo-pastorale e soprattutto della tutela ambientale e paesaggistica.
“Daremo battaglia contro questa ennesima assurda aggressione al patrimonio naturale dell’Umbria che per strizzare l’occhiolino a qualche categoria di cittadini, mette irresponsabilmente a rischio la nascente e sempre più diffusa economia del turismo lento – conclude l’associazione ambientalista – e anche l’incolumità delle persone, inducendone alcune a percorrere sentieri e mulattiere con qualunque tipo di mezzo. Una follia totale, altro che regalo di Natale”.
Video del servizio del TGR Umbria del 23-12-2024